Tag Archive donne

Donne nel Novecento – 3° incontro

L’Irsifar invita all’incontro del 27 febbraio ore 16:30, dedicato a Laura Conti, presso la Casa della Memoria e della Storia in via S. Francesco di Sales, 5 Roma (Trastevere).

Per info e prenotazioni
irsifar@libero.it

Please follow and like us:

Tags, , , , , , ,

L’eccidio di Ponte di ferro tra tradizione e verità storica 6 febbraio ore 16

Vi aspettiamo!
Per prenotazione scrivere a irsifar@libero.it

L’eccidio di Ponte di ferro tra tradizione e verità storica 

Please follow and like us:

Tags, , , , , , , , , , ,

Donne nel Novecento – ciclo di incontri. II appuntamento

L’IRSIFAR vi invita!

Una classe di scuola Superiore di II grado può partecipare a tutti gli incontri previsti e svolgere un PCTO (18 ore). Docenti scriveteci!

Si invitano le persone interessate a prenotarsi irsifar@libero.it

Please follow and like us:

Tags, , , , , , , ,

8 marzo. Giornata internazionale dei diritti della donna. Visione per le scuole di “Persepolis”

PROIEZIONE del film PERSEPOLIS, di Vincent Paronnaud e Marjane Satrapi (2007) – 08/03/2023 ore 09:00

L’IRSIFAR (Istituto romano per la storia d’Italia dal fasciamo alla Resistenza) e l’Institut français Italia, nell’ambito del progetto CIPS-MIM-MIC Il cinema come sguardo, organizzano l’8 marzo 2023 una proiezione gratuita del film Persepolis, in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, presso Palazzo Farnese, sede l’Ambasciata di Francia in Italia. 

Il film verrà proiettato in lingua originale (francese) con sottotitoli in italiano.

La proiezione è destinata alle scuole prenotate.

L’introduzione al film verrà eseguita da Shirin Zakeri, mentre il dibattito alla fine del film verrà animato da Marianna Cappi. 

dal sito IFI

https://www.institutfrancais.it/fr/node/12235

Donnavitalibertà!

 

Please follow and like us:

Tags, , , , , , , , , ,

A cento anni dalla Marcia su Roma (1922-2022)

Corso di Formazione
con Convegno di Studi.

Il corso/convegno propone un approccio al racconto della storia italiana contemporanea che, prendendo spunto dalle metodologie più aggiornate, intreccia diversi punti di vista sul periodo che va dalla crisi traumatica scatenata dalla Prima Guerra mondiale all’avvento del fascismo in Italia. L’ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti) e l’IRSIFAR (Istituto Romano per la Storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza) promuovono una riflessione a partire dal centenario della Marcia su Roma (1922-2022) attraverso il Convegno che si terrà a Roma, il 20 e 21 ottobre, articolato in tre sessioni: la prima dedicata ad esaminare il rapporto dello Stato e la società italiana; la seconda sull’approfondimento della crisi dello Stato liberale; la terza sull’agire delle diverse forze politiche in campo e sulle forme dell’antifascismo. Ad anticipare i lavori si terrà un incontro/laboratorio con i/le Docenti che si concentrerà sull’uso delle fonti audiovisive nella didattica (con riferimenti anche a docufilm sulla Marcia, dall’Archivio Luce ad oggi). 

date:

14 ottobre
20-21 ottobre.

sede attività:

Casa della Memoria e della Storia

via San Francesco di Sales, 5

00165 Roma
(Trastevere)

 

e

 

Palazzo Valentini
via IV Novembre, 119/a
00187 Roma

(nei pressi di Piazza Venezia).

PROGRAMMA con dettagli
Brochure Marcia su Roma 1922-2022

Please follow and like us:

Tags, , , , , , , , , , , , , , ,

Quartieri resistenti| Passeggiata attraverso Ostiense Testaccio, tra storia e memoria

di Irene Ranaldi

Una passeggiata attraverso Ostiense e Testaccio, tra storia e memoria leggendo targhe e ascoltando i ricordi di chi ha combattuto per la liberazione di Roma sopportando fame e miseria. Interrogando i luoghi, essi parlano ancora per noi.

Mussolini a Campo Testaccio

Credits foto: R. Lucignani e autori vari “Testaccio dove batte più forte er cuore dei romani”, Gangemi, Roma 2009

Credits musica: “Roma città persa” testo e musica di Ludovica Valori ed esecuzione dal vivo dei “Traindeville”

Bibliografia:

I.Ranaldi, Testaccio da quartiere operaio a village della capitale”, Franco Angeli, Milano, 2012

Asor Rosa, L’alba di un mondo nuovo, Einaudi, Torino, 2002

Irsifar, Roma durante l’occupazione nazifascista, Franco Angeli, Milano, 2009 (le due storie di vita citate, sono pubblicate qui a mia cura nel capitolo “Testaccio”)

Katz, Roma città aperta, Il Saggiatore, Milano, 2003,

C.M. Travaglini, Un patrimonio urbano tra memoria e progetti. Roma. L’area Ostiense-Testaccio, Catalogo della mostra, Croma, Roma, 2004
Please follow and like us:

Tags, , , , , , , , , , , ,

Lettera di Vera Michelin Salomon e Enrica Filippini Lera

Per augurarvi un buon #25aprile2020 vogliamo condividere con voi questa lettera, che ha trovato Massimo Sestili.

Noi vi suggeriamo di provare a leggere quella calligrafia tonda e regolare: vi aiuterà a “sentire” davvero i sentimenti con cui quelle lettere sono state scritte.
Ma leggere a schermo potrebbe essere difficile e così vi mettiamo anche la trascrizione.

Comando N.1 Special Force

Ringraziamo molto il Comando N.1 Special Force, per l’interessamento, l’aiuto, la simpatia dimostrateci. Siamo fiere e felici di avere lottato per la libertà della nostra Patria e per avere con questo mezzo contribuito, nella possibilità delle nostre forze, alla grande causa comune.
È difficile per uomini che hanno sempre vissuto in un mondo libero, comprendere quale sia stata la vita di una parte degli italiani in quest’ultimo ventennio. Abbiamo vissuto tanti anni tristi e duri, abbiamo visto cadere accanto a noi, o imprigionare, fratelli compagni di lotta. Abbiamo vissuto giorni di angoscia e di pericolo.
Ma, soprattutto, abbiamo sofferto la mancanza della luce della libertà e della verità.

Ora, questa libertà, l’abbiamo conquistata ed anche meritata. Il prezzo è stato duro: intorno a noi distruzioni morali e materiali.
Ma noi guardiamo all’avvenire con fede perché conosciamo le forze migliori del nostro Paese, perché conosciamo gli uomini e le donne che tutto hanno donato per la causa della libertà e tutto doneranno per l’opera grande di ricostruzione.

Ma noi conosciamo anche quali sono state le sofferenze ed i sacrifici del popolo inglese in questa guerra. Molti dei suoi soldati hanno lottato duramente sul nostro suolo contro il nemico comune, molti sono caduti. Noi ricorderemo tutto questo con commozione, riconoscenza e ammirazione.
Sappiamo che tocca a noi giovani cancellare, far dimenticare, quanto male il fascismo ha fatto agli altri popoli.

Che da tanta sofferenza comune nasca, per l’umanità, un nuovo giorno di fratellanza e di comprensione reciproca e che il nostro Paese possa contribuire con il suo lavoro e la sua intelligenza per la vita di un nuovo mondo libero e felice.

Milano 29 sett. 1945

Enrica Filippini-Lera
Vera Michelin-Salomon

#raccontiamolaresistenza

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Biografie di Vera Michelin Salomon e Enrica Filippini Lera

Vera Michelin-Salomon, nata a Carema il 4 novembre 1923, faceva parte di una numerosa famiglia di Torre Pellice, località dove aveva sempre vissuto una cospicua comunità protestante. I genitori, Giovanni e Elvezia Guarnoli, erano due ufficiali dell’Esercito della Salvezza. Negli anni del fascismo le attività dell’Esercito della Salvezza vennero sorvegliate, fino a essere represse definitivamente il 17 agosto 1940, quando il governo fascista inviò al confino a Ventotene alcuni suoi dirigenti, tra cui lo zio di Vera, Carmelo Lombardo.

Malgrado le difficoltà economiche, Vera riuscì ad ultimare gli studi e si diplomò in ragioneria. Nel 1941 si trasferì a Roma dove viveva il cugino Paolo Buffa. Trovò un lavoro come segretaria presso la scuola “Colomba Antonietti” in Piazza Farnese e, dopo alcuni mesi di permanenza al Foyer di via Balbo, si trasferì in via Buonarroti 29, ospite di Enrica Filippini Lera, già fidanzata con Paolo Buffa.

Enrica Filippini Lera, nata a Roma il 27 luglio 1914, apparteneva ad una famiglia nobile. I Filippini erano originari di San Maurizio d’Opaglio, mentre i Lera erano di Roma, dove vivevano in una bellissima villa a via del Casaletto. La madre, Antonietta Azzoni, suonava il pianoforte, passione che aveva trasmesso a Enrica.

In via Buonarroti nacque, tra Enrica e Vera, un’amicizia e una solidarietà che le accompagnò per l’intera vita. Insieme entrarono in contatto con l’ambiente antifascista romano. Ai concerti all’Augusteo conobbero Vittoria Giunti, Lucio Lombardo Radice, Aldo Natoli, Salvatore Di Benedetto, Paolo Petrucci. Frequentarono la casa di Fortunato Pintor, dove incontrarono Giaime e Luigi Pintor, e quella di Giuseppe Lombardo Radice, dove conobbero Laura, sorella di Lucio.

Il gruppo antifascista dei ragazzi di via Buonarroti, formato da Paolo Buffa, Enrica Filippini Lera, Paolo Petrucci e Vera Michelin Salomon, era già operativo quando con la battaglia di Porta San Paolo iniziò la Resistenza. Cornelio, fratello di Vera, li raggiunse clandestinamente a Roma a dicembre perché renitente alla leva della RSI.

Enrica e Vera diedero il loro contributo alla Resistenza lavorando tra gli studenti. Con l’occupazione nazista l’attività clandestina tra il dicembre del ’43 e il gennaio del ’44 si intensificò, e le due ragazze erano particolarmente impegnate nei volantinaggi, nella distribuzione della stampa del Partito Comunista e nell’organizzazione delle lotte studentesche.

Il 16 gennaio 1944 Paolo Buffa e Paolo Petrucci, che il 12 settembre avevano attraversato le linee verso il Sud liberato, rientrarono a Roma con la missione Abercorn come agenti N1 Special Force e si rifugiarono a via Buonarroti. Enrica e Vera, insieme agli altri tre ragazzi, parteciparono a numerose azioni nei licei romani e durante un’azione al Liceo Cavour Vera venne individuata e segnalata.

Il 14 febbraio 1944 le SS, guidate da Federico Scarpato, fecero irruzione nell’appartamento di via Buonarroti e arrestarono tutto il gruppo. Quel cognome, Michelin-Salomon, probabilmente aveva fatto sentire a Scarpato odore di ebrei e quindi di soldi: pensava di poter intascare la taglia di cinquemila lire che il comando tedesco pagava per ogni ebreo fatto arrestare.

I cinque ragazzi vennero arrestati e trasferiti, prima nel carcere nazista di via Tasso e, successivamente, nel Terzo braccio tedesco di Regina Coeli in attesa del processo che si svolgerà il 22 marzo 1944 in via Lucullo, sede del Feldgericht. Enrica e Vera si addossarono tutta la responsabilità e vennero condannate a tre anni di carcere duro in Germania, mentre i tre ragazzi vennero dichiarati “liberi per mancanza di prove sufficienti”. Tuttavia Paolo Petrucci il 24 marzo verrà fucilato nella strage delle Fosse Ardeatine.

Enrica e Vera vennero prelevate da Regina Coeli la mattina del 24 aprile 1944 per il loro lungo viaggio verso l’ignoto, che poi si rivelerà essere il carcere femminile di Aichach. Era con loro anche Filomena Lina Trozzi. Il 28 aprile, dopo quattro giorni di viaggio e un pernottamento al KL Dachau, le tre ragazze arrivarono a Monaco e vennero internate nel carcere di Stadelheim per venire poi trasferite al Frauen Zuchthaus di Aichach, loro definitiva destinazione, dove incontrarono Elettra Pollastrini, nel dopoguerra eletta all’Assemblea Costituente.

Ricorda Vera:

“A Stadelheim siamo rimaste un mese e poi siamo andate al Frauen Zuchthaus di Aichach che era la nostra destinazione. Questo era un carcere tipo Regina Coeli, però più moderno, pulito, non c’erano le cimici. Noi italiane eravamo nelle celle sopra la rotonda, dove c’era la sorvegliante in capo, era tutto molto più organizzato. Anche lì dovevamo lavorare, facevamo le ghette che si mettevano sopra gli scarponi perché non entrasse la neve. Dovevamo attaccare le fibbie per allacciarle, ci avevano insegnato questo punto del calzolaio e stavamo tutto il giorno sedute a lavorare dall’alba al tramonto meno la domenica. Avremmo potuto dopo qualche mese avere dei libri ma erano in tedesco, ho trovato un solo libro in francese di Pierre Loti. Mangiavamo con la dieta dei campi, l’ho confrontata, era identica: zuppe di rape senza nessuna sostanza, una brodaglia nera con un pezzo di pane nero duro. Eravamo al freddo e il lavoro era sedentario, con i campi c’era questa enorme differenza, però il regime era lo stesso duro. Indossavamo un vestito di cotone leggero e gli zoccoli. Per me iniziò il lavoro in campagna, mi mandarono a raccogliere prima le patate e poi le barbabietole da zucchero. Ci aveva assoldato una birreria di un paese vicino e il mangiare era migliore: gli italiani commuovevano, c’era il Papa, Roma. Raccoglievo le patate che poi dovevo caricare sul camion, ma non avevo la forza per sollevarle e i prigionieri francesi mi aiutavano: loro erano molto più rispettati. La sera rientravamo nel carcere di questo paese; c’erano i prigionieri alleati che vedevamo passare per le scale e la direttrice, al fine di non farci comunicare con loro, si metteva davanti all’inferriata con braccia e gambe aperte. Lì ho dormito con una turca, una da capo e una da piedi, ci siamo scambiate tanti sorrisi ma niente parole. L’unica persona con cui ho comunicato. Poi mi mandarono in una cascina vecchia e cadente, un freddo, e lì si trattava di tirar fuori le barbabietole da zucchero con un tridente che veniva conficcato nel terreno e poi si caricavano sui camion. Una fatica immane. Per fortuna quando sono tornata a Aichach sono stata messa nella mia cella con Enrica. E lì siamo state tutto il tempo insieme: con noi c’era una vecchietta, a noi sembrava vecchietta ma forse aveva 50 anni, era la madre di una partigiana, hanno preso lei e il marito al posto della figlia. E lei ha dato i numeri poverina, piangeva sempre, diceva non torneremo mai, non ci libereranno mai, era una situazione veramente pesante”.

Il 29 aprile 1945 arrivarono ad Aichach gli americani e liberarono le prigioniere. Il tenente Paul Barton N.1 Special Force, alias Paolo Buffa, partì per la Germania per andare a prendere Enrica e Vera. Rientrarono in Italia insieme il 2 giugno.

Enrica Filippini Lera ci ha lasciati il 1° febbraio del 2016, all’età di 102 anni. Quel giorno a Modena eravamo tutti insieme, con Vera che ci dava la forza di ricordare.

Vera Michelin Salomon ci ha lasciati il 27 ottobre del 2019, all’età di 96 anni. Ero andato a trovarla a Lucca a primavera. Con lei se n’è andata una madre, una maestra, una “militante della memoria”.

(Scheda a cura di Massimo Sestili)

Riferimento bibliografico:
M. Sestili, I ragazzi di via Buonarroti. Una storia della Resistenza, Cava de’ Tirreni, Marlin, 2015, 2016.

Please follow and like us:

Tags, , , , , , , , ,

25 novembre: Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Le associazioni della Casa della Memoria e della Storia, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, organizzano la proiezione del documentario “Processo per stupro”, regia di Loredana Dordi, (1979). Intervengono alcune rappresentanti delle associazioni della Casa della Memoria e della Storia.

LUNEDI’ 25 NOVEMBRE 2019, ORE 17.30

Ingresso libero
Casa della Memoria e della Storia, via San Francesco di Sales, 5 – Roma

Please follow and like us:

Tags, , ,

L’Annale IRSIFAR 2017

Indice

1946, LA COSTRUZIONE DELLA CITTADINANZA

  • 1943-1946. Itinerari di formazione della nuova classe politica, di Mariuccia Salvati
  • Appunti sulla crisi di una Repubblica. Gli anni Novanta di Lanaro e Scoppola, di Umberto Gentiloni Silveri
  • Attraversare una soglia: generazioni e forme della cittadinanza delle donne italiane dal dopoguerra agli anni Settanta, di Elda Guerra
  • Il ripudio della guerra nella Costituzione italiana: genesi ed elaborazione dell’art. 11, di Gianluca Fiocco
  • La scuola e l’articolo 3 della Costituzione. Quando i luoghi dell’educare sono stati moltiplicatori di democrazia, di Franco Lorenzoni
  • Il distacco della famiglia dal modello costituzionale, di Alessandra Pescarolo
  • La nascita della Repubblica nei filmati Luce, di Patrizia Cacciani

Per Anna e Claudio

  • Ricordo di Claudio Pavone, di Guido Crainz
  • Il tempo di Anna Rossi-Doria, di Mariuccia Salvati  
Please follow and like us:

Tags, , ,

L’Annale IRSIFAR 2013

Indice

UGUAGLIANZA/DIFFERENZA. RIFLESSIONI PER ANNA ROSSI-DORIA

  • Presentazione, di Annabella Gioia

Percorsi della cittadinanza

  • La storiografia di Anna Rossi-Doria: una testimonianza, di Pietro Costa
  • Per i diritti politici delle donne. ‘L’État maternel’ e gli sguardi coloniali di Hubertine Auclert, di Vinzia Fiorino
  • La cittadinanza al femminile: alcuni itinerari, di Francesca Sofia

I diritti: universalismo/relativismi

  • L’universalismo dei diritti nel tempo in cui la differenza è un valore, di Alessandro Ferrara
  • Ricerca storica, diritti umani, diritti delle donne: ritardi, limiti, obiettivi, di Elisabetta Vezzosi

Generazioni, memoria, femminismo

  • Femminismo e ricerca storica dentro e fuori le istituzioni, di Rosanna De Longis  
  • Le forme del silenzio, di Tommaso Detti
  • Uguali e diverse: sull’amicizia tra due donne storiche. A proposito di ‘Dare forma al silenzio’ e ‘Sul ricordo della Shoah’, di Mariuccia Salvati 
  • Le differenti gioventù del ’68, di Francesca Socrate
Please follow and like us:

Tags,