Author Archive Andrea Sangiovanni

Gli ebrei e la Resistenza

Il 27 gennaio alla Casa della Memoria e della Storia si è svolto un incontro dedicato a Gli ebrei e la Resistenza, un rapporto su cui spesso non si riflette abbastanza nella convinzione che gli ebrei abbiano subito lo sterminio senza ribellarsi: una convinzione che ha assunto i contorni dello stereotipo e che è invece necessario mettere in discussione.

L’appuntamento è stato realizzato dalla Comunità ebraica di Roma, insieme alla Fondazione Museo della Shoah e l’Irsifar. Insieme ad Isabella Insolvibile, ne hanno parlato Liliana Picciotto Fargion, Amedeo Osti Guerrazzi, Ruth Dureghello, Daniele Susini, Massimo Finzi, Andrea Prencipe e Mario Venezia.

Vi riproponiamo qui la registrazione dell’incontro, trasmesso in streaming sui social della Casa della Memoria e della Storia.

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Una lettera di Citto Maselli all’Irsifar

Il sospetto, pellicola del 1975 di Citto Maselli, è uno dei film che abbiamo proiettato al Cinema Farnese nell’ambito del corso di formazione Dall’Italia fascista alla Liberazione attraverso lo sguardo di cinque capolavori del cinema italiano.

locandina del film "Il sospetto" di Citto Maselli

Ricevere una lettera dal regista è stata una bella sorpresa: ci fa piacere pubblicarla perché le sue parole racchiudono importanti riflessioni non solo sulla sua opera, ma anche sulla questione del rapporto di Cinema e Storia, centrale nel Corso di Formazione.

Vi ringrazio davvero di cuore per questa vostra preziosa iniziativa e mi dispiace moltissimo non poter essere presente. Finalmente non solo si guarda al cinema come espressione artistica con un suo specifico linguaggio, ma se ne individua la sua capacità di “ ‘raccontare/rappresentare’ la Storia da un proprio punto di vista e allo stesso tempo trasformarsi a sua volta in documento”.

E’ quello che ho cercato di fare con i miei film e sono molto orgoglioso – e di questo vi ringrazio – che Il Sospetto faccia parte di quelle cinque opere da voi scelte per raccontare/rappresentare la storia italiana dal Fascismo alla Resistenza. Per un artista è un riconoscimento importantissimo.

Io devo molto per questo mio film a Paolo Spriano – e alla sua Storia del Partito comunista – e a Luigi Longo, che fu un grande Segretario del Partito comunista italiano. Longo capì fino in fondo l’importanza di una storia del Partito comunista che non fosse propagandistica ma che ne affrontasse fino in fondo tutta la complessità insieme alla sua straordinarietà: e quindi anche tutti gli errori, il settarismo, le spaccature, il clima di sospetto durante la Terza internazionale. Così dopo l’importantissimo libro di Spriano uscirono le memorie di tantissime compagne e tantissimi compagni. Dalla lettura di quelle memorie e da quelle straordinarie vite nasce l’idea del film e la collaborazione in seguito con altri due grandi artisti comunisti: Franco Solinas con cui ho sceneggiato il film e Gian Maria Volonté che ne è interprete eccezionale. Posso dire oggi con orgoglio – da comunista come sono da ormai più di settanta anni – che non solo Longo fu poi entusiasta del film ma che Il Sospetto è stato visto in tantissime sezioni del partito e ha fatto discutere tante compagne e tanti compagni. Discutere e ragionare sulla nostra storia per capire l’oggi e per poter progettare un futuro mondo migliore. E se in parte con il mio film ho contribuito a farlo, vuol dire che davvero ne è valsa la pena.

Grazie ancora,

Citto Maselli

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La liberazione di Roma: una discussione intorno al libro di Gabriele Ranzato

Oggi, anniversario della liberazione di Roma, il presidente dell’Irsifar Paola Carucci, Paolo Pezzino, Santo Peli e Bruno Bonomo discutono con Gabriele Ranzato del suo libro La liberazione di Roma: Alleati e Resistenza (Laterza, 2019).

È possibile guardare la discussione nel video sottostante.


E’ la prima volta che l’Irsifar si mette alla prova con questo tipo di discussione a distanza, una novità a cui ci ha costretto la drammatica emergenza sanitaria del Covid-19 ma che ci stiamo già abituando a considerare un modo come un altro per discutere di libri e argomenti interessanti.

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Quartieri resistenti | La Resistenza nel quartiere romano di Tor Pignattara

di Stefania Ficacci

Quando il fronte di guerra si arenò nel Basso Lazio, lungo il fiume Garigliano, il controllo della via Casilina e della ferrovia Roma-Cassino diventò l’obiettivo principale per nazifascisti e Alleati. Qui passavano i rifornimenti delle truppe tedesche, da qui sarebbero arrivati gli Alleati a liberare Roma. Almeno centocinquantamila persone abitavano i quartieri di Tor Pignattara, Centocelle, Quadraro, Borgata Gordiani, Quarticciolo, lungo le vie Casilina, Tuscolana e Prenestina. Immigrati per lo più, poi parecchi dissidenti politici, operai e impiegati nelle aziende pubbliche, commercianti, artigiani. C’erano poi gli abitanti delle borgate volute dal fascismo e dei borghetti abusivi. E stretta fra la ferrovia Roma-Cassino e via Casilina, poco dopo Porta Maggiore, ancora oggi brulica e fermenta il quartiere di Tor Pignattara. Alla fine del 1943 divenne il baricentro dell’VIII zona del CLN e di questo quartiere #raccontiamolaresistenza.

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